“Vita e Vanità”
Dimensioni: 70 cm x 70 cm
Tecnica: Olio su tela

“Ho voluto creare un’opera che non solo mostrasse una scena, ma che comunicasse anche una riflessione. “Vita e Vanità” è un’esplorazione del nostro modo di vivere, della tensione tra ciò che è transitorio e ciò che scegliamo di celebrare. Non ho cercato la definizione nei dettagli: le pennellate sono volutamente spesse, decise, quasi impulsive. È stato un gesto libero, dove ogni imperfezione racconta qualcosa più autentico di un’illusione di perfezione.

La figura centrale, questa donna enigmatica, è il fulcro dell’opera. I suoi boccoli evidenti, il cappello blu e la sciarpa di pelliccia bianca suggeriscono eleganza, ma anche una distanza, una vulnerabilità nascosta dietro il lusso. Il calice di vino rosso accanto e la borsa Chanel sul tavolo sono simboli di ciò che desideriamo e inseguiamo: oggetti di vanità che sembrano definire momenti, identità, ma che spesso nascondono il vuoto. Il gesto di fumare diventa così una metafora: una piccola azione che si consuma e svanisce, proprio come tanti piaceri e scelte nella nostra vita.

La luce gioca un ruolo fondamentale, quasi evocativo, definendo le forme senza mai incatenarle, guidando l’occhio ma lasciandolo libero di vagare. Questa luce, che attraversa e sfiora la scena, è per me il simbolo della speranza: anche nella vanità, anche nell’apparenza, c’è un bagliore che invita alla riflessione, a domandarci cosa realmente conta.

Non è una celebrazione del lusso, ma una domanda silenziosa: cosa rimane di noi nei momenti che viviamo? “Vita e Vanità” è il mio tentativo di raccontare questa tensione, questa dicotomia, attraverso colori e materia, lasciando spazio a chi osserva di trovare la propria risposta.”